Oggi mi sono chiusa nel bagno della scuola e ho dato di matto con le unghie. Evviva! Mi fa male il polso destro e il fianco destro. Ma non ce la facevo più. Non ce la
faccio più. Ho un disperato e matto bisogno di sangue e dolore serio, potente, acuto e lancinante. E invece
NO, perché mio padre è costantemente a casa perché ha il piede rotto, a scuola non ho modi per medicarmi per bene e non sia mai riprendesse a sanguinare e mi sporcassi, cosa potrei mai dire?, e soprattutto non ho luoghi nascosti che i miei non vedano entrando in bagno all'improvviso mentre mi faccio la doccia -come fanno ogni sacrosanta volta tirando fuori scuse come "mi serviva la pinzetta delle sopracciglia" o "ah, credevo di aver lasciato qui la mia vestaglia", come se io non capissi che entrano per controllare me. Anche se ultimamente lo sguardo mi cade spesso sul polso destro, coperto di braccialetti che non levo mai. Potrei farlo lì, ma devo comunque aspettare che mio padre si decida a tornare a lavoro. Altrimenti non posso chiudermi in bagno, dato che dal tentato suicidio del 2010 non ho il permesso di chiudere le porte. Neanche per dormire. Ma chi me l'ha fatto fare di non tagliare in verticale così che non potessero ricucire? Idiota. Non lo sapevo. Eppure non credo di voler morire. E' che vivere fa troppo male per continuare a farlo. Ho letto questa citazione di non-ricordo-chi:
"There's a big difference between wanting to die and not wanting to live. When you want to die, at least you have a goal. When you don't want to live, you're really just empty."
"C'è una gran differenza tra voler morire e non voler vivere. Quando vuoi morire, almeno hai un obiettivo. Quando non vuoi vivere, sei vuoto e basta."
Ah, ieri nutrizionista: 300 miseri grammi in meno, ma dopotutto martedì pomeriggio avevo dato di matto con nutella e cornettini, qualcosa come cinque di fila riempiti di quella grassissima, odiosissima, traditrice sostanza cremosa. Ma la vera traditrice, alla fine, sono io. Inutile incolpare cose innocenti -beh, non così innocenti- come il cibo. Il vero flagello, la calamità, il disastro, sono io e la mia mente stupida e poco volenterosa. Devo migliorare. Oggi mi sto mantenendo abbastanza bene. Solo lenticchie bollite a pranzo, e basta. Stasera cerco di digiunare, dato che vado al cinema e posso far finta di mangiare lì. Ahnocazzo, è alle dieci di sera. Quindi ho il tempo per mangiare..mi inventerò qualcosa.
L.
tu non sei flagello, la calamità, il disastro, non sei i tagli e le vene che non si possono ricucire,tu sei forte e puoi sconfiggete tutto questo. la vita fa male ma senza di essa non avremmo proprio più niente
RispondiEliminati abbraccio forte
Tagliarsi è inutile.
RispondiEliminaLo sai bene tu almeno tanto quanto lo so bene io, eppure entrambe lo facciamo lo stesso.
Divertente.
L'importante è scendere, anche se piano, trecento grammi ogni settimana alla fin fine fanno un chilo e due al mese, non è poi così male..
Strabella la frase.
Ti stringo*
elle
Dev'essere difficile...non poter avere della privacy.
RispondiEliminaTu per ora prosegui. . .
Sii in atto ciò che sei in potenza.
Beh,si può anche capire il genitore...Dopo quello che è successo,hanno la paura costante che tu lo rifaccia e non credo sia piacevole per loro vivere con questa ansia continua...In questo caso sono giustificati anche se sì,dà fastidio la porta che si pare all'improvviso...
RispondiEliminaQuando ti vien voglia di tagliarti...pensa che il sangue che perdi è vita!e ti serve se vuoi calare!Venendo a mancare lui,ti mancano anche sostanza preziose per bruciare carboidrati ed eliminare dal fisico tossine ingolfanti...
Forza,non attirarti addosso tutti quei pensieri negativi,sei giovane e non è giusto che li vivi...
Abbraccione
ti capisco benissimo, anch'io non ho mai la mia privacy anche se nn ho mai tentato il suicidio, tutti entrano in ogni istante in bagno...
RispondiEliminanon ti dico le peripezie che devo fare x non farmi beccare quando vomito però una cosa lasciatela dire...
è meglio così...
non ti tagliar, non cambia le cose e nn ti farà stare bene
non servirà a nulla dirtelo ma...amati piccola!
un bacione
Bianca
Hai già detto tutto tu:
RispondiElimina'Eppure non credo di voler morire..'
Penso che ci facciamo già abbastanza male, non tagliarti pure.. non ti serve a nulla, fidati.
Quando senti 'il bisogno di farlo' cerca di distrarti con altro..
A me per esempio è di grande aiuto la musica..
Trova pure tu ciò che potrebbe aiutarti.
Ti abbraccio
Forza!
Nana.
benvenuta nel club dei genitori super ansiosi. ha me mi trattano peggio di una down. pensa non posso nemmeno connettermi a internet senza chiedergli il permesso. da me in casa non esistono più medicinali o lamette e forbici a portata di mano.
RispondiEliminasi forse li odiamo ma dobbiamo anche capirli.
coraggio L. vivi e lascia vivere poniti obbiettivi seguili e raggiungerli. e sopratutto: non pensare troppo.
Non so se devo commentare qui, è stravecchio.. ma è l'ultimo post. Ci ho già provato, non cambia niente purtroppo.
RispondiEliminaQuanto ti capisco. Sono nella tua stessa identica situazione, a parte che io sto seguendo una dieta.. e sta andando bene. Speriamo ti riprenda anche tu :) Ti sono vicina <3