I wanna be THIN.
I wanna be HAPPY.
I wanna be EVERYTHING.
But I am NOTHING.
"If you close the door

The night could last forever.

Keep the sunshine out

And say hello to never

All the people are dancing

And they're having such fun

I wish it could happen to me

But if you close the door

I'd never have to see the day again."

venerdì 30 dicembre 2011

~185. Last post of the year?

Sarà forse l'ultimo post del 2011, quello che sto scrivendo?
Chissà. Fa un po' strano. Il 2012 sarà un anno assolutamente decisivo: esame di stato, test di ammissione per medicina o fisica, prima vacanza solamente con gli amici non ospitata in casa, diciotto anni per niente agognati, l'anno in cui riuscirò ad essere magra (?). Sono tante cose. Ma... l'anno in cui starò bene? Mhm. No, non credo. Sono troppo lontana dall'uscita per raggiungerla, e sto sicuramente prendendo la strada sbagliata. Ma ora non mi interessa più di tanto. A me interessa essere magra. Cosa per la quale NON sto lavorando abbastanza.
Avete ragione, sono troppo piena di odio per me stessa e di ansia. Ma non trovo nessun modo per liberarmene se non facendomi del male fisico, e questo porta a un circolo vizioso che conosciamo tutte.

D.A.

C: tre fichi d'india piccoli (116)
P: 40 gr pasta (142) 100 gr lenticchie bollite (92) 50 gr pane (137)
M: cannolo (205)
C: 130 gr carne arrosto (146) 50 gr pane (137)

TOT: 975

Stabile su 900 schifose calorie.

Oggi ho scambiato i regali con un'amica. Lei mi ha fatto due tenerissimi orecchini a forma di rana, verdi (mio colore preferito!) e le ho regalato una cornice di legno a forma di elefante. Abbiamo preso un caffè e l'ho accompagnata a fare shopping.
Che.
Invidia.
Del.
Cazzo.
Porta la S, non ha quasi seno, e mangia come una vacca. E' perfetta. Non ha un viso bello, ma un corpo perfetto. La odio per questo. Vorrei non provare questo bruciante senso d'invidia, ma lo provo. Vorrei anche non farmi profondamente schifo, ma non è così.

Tesori miei splendenti, nel caso in cui non scrivessi anche domani, vi auguro un buon Capodanno, con TANTISSIMO controllo, e soprattutto un briciolo di serenità. Vi adoro tutte.

L.

giovedì 29 dicembre 2011

~184. Punishment.

Ieri sera, alla fine, ho mangiato.
Due mozzarelline.
Un quadratino di pizza.
Una fetta di danubio.
Mi sono punita.
Doveva riaccompagnarmi mio padre con la moto, a casa. E io sono stata tutto il tragitto di venti minuti con le mani a gelare e senza visiera del casco. Ha fatto talmente male che sentivo pungere ovunque. Ma le ho lasciate lì, aperte, al vento. Dovevo punirmi.
Io. Non. Devo. Mangiare.
Eppure oggi ho mangiato. Ho paura di sapere quante calorie ho ingerito, ma devo farlo, devo contarle.

C: 60 gr pane (165)
P: 80 gr pasta (284) e zucca 200 gr (36) 50 gr pane (137)
C: 130 gr tacchino (156) 50 gr pane (137) 200 grammi pomodori (30)

TOT: 945

Quasi mille. Che schifo assoluto.
Se potessi mi nasconderei in una collina di ghiaccio e non uscirei più.
E ho anche un'angoscia pazzesca addosso, sempre di più. Basta, basta, voglio solo essere in pace. Ancora una volta, solamente una volta, per ricordare come ci si sente ad avere la serenità. L'ho dimenticato da anni.

Stanotte ho sognato di incontrare un'altra autolesionista. Aveva però delle cicatrici talmente enormi che adesso mi rendo conto essere impossibili. Rosa scuro, piene, rialzate, sparse ovunque. Ricordo che parlavamo. Non ricordo di cosa. Ma ricordo che tutti i sogni che ho fatto negli ultimi giorni sono della stessa risma.

L.

mercoledì 28 dicembre 2011

~183. I am stronger than food. I have to be.

Sono più forte del cibo. Devo esserlo. Lo sarò. Lo sono.

D.A.

C: /
P: 200 gr fiocchi di latte (166) 150 gr pomodori (30) 50 gr pane (137)
C: devo digiunare, ho una festa

TOT: 333

Qualcuna mi mandi la forza per essere forte stasera. In qualunque modo. Con qualunque mezzo. Inchiodatemi il culo al divanetto e non fatemi muovere se non per andare al cesso.

Ieri mi sono abbuffata. Ho vomitato. Il libro Wintergirls mi ha dato la geniale idea -prima credevo, stupidamente, che ci volesse la prescrizione- di controllare se per i lassativi serve la prescrizione. Non serve. Quindi io comprerò un lassativo bello potente, e se sgarrerò, mi punirò. Sgarro? Mangio più del necessario? Nottata sul cesso tra i dolori. Così imparo, scrofa schifosa che non sono altro. E non lo farò più. Mi sono abbuffata di cose che neanche mi piacciono. Gli struffoli. Andiamo, mi fanno pena da sempre. Persino quelli di mia madre.
Risultato: oggi ho preso 300 grammi rispetto alla settimana scorsa. Anche se credo che se non avessi fatto esercizi e step dal 23 Dicembre sarebbe potuta andare molto peggio. La prossima settimana dovrò essere come minimo un chilo in meno. E se non lo sarò mi punirò. Molto.

Cosa positiva: mio padre mi ha regalato l'abbonamento annuale a Vogue Italia. Ma dico, un padre che mi fa un regalo del genere, è troppo dolce. Così dolce da farmi sentire in colpa per mentire costantemente. Per un minuto. Poi torno a pensare al mio obiettivo: essere magra. Malsanamente magra. E Vogue sarà ottimo come thinspiration. Con tutte quelle modelle!
Con questo chiudo.
Buon recupero post-vacanze a tutte!
L.

domenica 25 dicembre 2011

~182. I don't believe in Christmas. But I do believe in presents.

Non credo nel Natale. Ma credo nei regali.
Oh, sì, regali luccicanti, piccoli, grandi, tecnologici, cartacei, regali!
E devo dire che questo Natale mi è andato anche bene.
Voi cos'avete avuto?

Ieri sera me la sono cavata per il rotto della cuffia, ho mangiato abbastanza, ma non mi sono propriamente abbuffata meccanicamente. E sono anche riuscita a divertirmi. Ho anche vinto a tombola. Cinquanta centesimi. Lol. Ma almeno li ho vinti. Non come la mia prozia che aveva quattro cartelle e ha preso solo due numeri in tutto!

L'i-phone e i vestiti della Desigual che papà mi aveva ordinato per Natale devono ancora arrivare. Fa nulla. I miei sono stati felicissimi dei regali che ho preso loro:

- rossetto color bronzo
- dopobarba
- uno scoiattolo di legno che mantiene una candela
- una calamita a forma di gufo tutta colorata.

Mi fa piacere.
Passate un buon Natale. Vi auguro tutto il controllo possibile. Questo è un vero augurio.

L.

venerdì 23 dicembre 2011

~181. If she had the proper words to say..

Sono andata in fissa con una canzone (lol, come sempre) e mi sono iper-ritrovata in questa frase:

"And if she had the proper words to say she would tell him
But she'd have nothing left to sell him."

"E se avesse le parole giuste da dire, glielo direbbe
Ma non le rimarrebbe nulla da vendergli."


Sostituire il maschile singolare con il plurale, ed eccomi qui. Con un desiderio estremo di urlare il dolore, ma senza le parole adatte, e soprattutto, terrorizzata dall'effetto che potrebbero avere le mie parole. Effetti come: decisione di ricovero (di cui già un annetto fa discussero i miei e la dottoressa), aumento dei farmaci, privazione di coltelli e cose taglienti, controlli giornalieri su tutto il corpo, fiducia a zero. Non avrei più nulla da "vendere", nel senso che non potrei più continuare a mentire sul cibo, o sui tagli. E così finirei soltanto per implodere. Sto implodendo anche ora, ma almeno quest'implosione include me, e solo me. Non anche gli altri. Intanto, per distogliere la mia mente malata da se stessa, mi dedico all'effimera arte dello shopping.
Ho comprato un cappotto rosso che desideravo da tempo. L'euforia è durata giusto qualche ora. Ma c'è stata. 
Oggi poi ho scambiato i regali con i miei amici. Dato che siamo in sette, abbiamo fatto una pesca, e ognuno ha fatto un regalo solo ad una persona. Io ho regalato un portafogli a G, e E. ha regalato a me tre libri, tre classici, tutti in inglese:
- Dracula (Stoker)
- The Scarlet Letter (Hawthorne)
- A Christmas Carol (Dickens)

La Lettera Scarlatta volevo leggerlo da tempo, fortunatamente adesso ce l'ho! Invece Dracula l'avevo già letto, proprio in inglese, ed era nella mia libreria. Ma non l'ho detto, è stato già un tesoro a farmi tre libri, con che cuore avrei mai potuto dirglielo? Mi ha fatto proprio piacere. Lui che alla Feltrinelli mette piede solo nella sezione musica!
Dopo lo scambio ho fatto una corsa per andare dalla psichiatra. Avete mai camminato per mezz'ora, velocemente, in salita e discesa, con un paio di stivaletti con il tacco? No? Non fatelo. Mi fanno un male i piedi...Ma la soddisfazione di sapere di essere vestita stra-bene ha compensato il dolore.
Ora farò mezz'ora di step + addominali. Ho mangiato oggi. Bad Laura.

L.

mercoledì 21 dicembre 2011

~180. Another 900 grams down.

Ho perso altri 900 grammi.
Peso: 74.9
Due chili e cento grammi meno di due settimane fa. Almeno è qualcosa. Scendo. Amen.
Ma temo il Natale, perché ho paura di non avere controllo e rovinare tutto.
Ieri sera ho digiunato. E anche stamattina. Ma a pranzo c'è mio padre. Mi sono ripromessa di darmi 5 schiaffi per ogni sgarro, ogni 100 calorie in più. Ieri me ne sono data 5, perché ho mangiato più pane.
E ieri che sono finalmente stata sola a casa, mi sono disinfettata i tagli di venerdì scorso, perché non ero ancora riuscita a farlo. Ho messo da parte i bracciali, li ho puliti, disinfettati e asciugati. Ora hanno un aspetto decisamente più decente.
Ho studiato, per quanto ne sono capace. La mia concentrazione risente del mio stato d'animo infinitamente. Sono molto peggiorata a scuola. Non tanto da avere un'insufficienza, ma abbastanza perché se ne accorgano. La mia attenzione è concentrata su tutt'altro, ovviamente. E dormo anche poco. O meglio, dormo molto, ma quando mi sveglio mi sento come se avessi dormito appena dieci minuti. Parlarne? Continuo ad esserne incapace. Me ne importa? Non più di tanto.

Ho visto Sherlock Holmes 2. Divertente!
E domani vedrò Midnight In Paris, di Woody Allen.
Non faccio altro che fuggire in altre storie...

L.

domenica 18 dicembre 2011

~179. I cannot cry.

Lo so, sono un'orrenda incostante. Ma sono tornata -di nuovo- dopo quest'assenza lunghissima e inesplicata -di nuovo.
What happened?
Sono peggiorata, e peggiorata, e peggiorata.
Mi taglio, di nuovo, sempre cercando di mantenere il controllo per non arrivare in profondità e non superare i limiti dei braccialetti sul polso destro. Ci riesco.
Alcune volte però impazzisco, e so che taglierei fino a dissanguarmi. Allora mi stringo la mano tra le unghie e le affondo nel polso fino a far uscire il sangue. Fa quasi più male, e dura di più.
Qualsiasi cosa io faccia, nella mia mente c'è l'immagine parallela di me che prendo qualsiasi cosa abbia in mano e  la uso per cercare di uccidermi. O almeno farmi molto, molto male. E' come vivere due vite, in due mondi, e non so quale sia la peggiore. Forse quella in cui ho una maschera di ferro, che sembra però essere bollente dalla parte in cui tocca la faccia, e che non posso togliere. O forse quella in cui la tolgo, e tutti vedono il mio volto ustionato e senza speranza di poter guarire.

Ho perso 1.3 kg con una dieta che mi ha dato il nutrizionista. E sono riuscita a seguirla! Però ora, nella seconda settimana, ho sgarrato parecchio, perché un giorno mi sono quasi abbuffata. Sono stata così male che avrei voluto uccidermi lì, nel bagno della mia amica. Ci sono stata chiusa quasi venti minuti, desiderando piangere e non riuscendoci.
Ecco, un'altra cosa. Non riesco a piangere. Ci ho scritto una poesia.

Non posso piangere.
Le lacrime sono pietre
Troppo dure per scivolare sulle mie guance grasse.
Un lamento
Tremendo e continuo
Si delinea nella mia mente.
Ma non ha corrispondente
Non nel mondo fisico.
Singhiozzi asciutti da una gola bloccata
Mani sugli occhi sollevano gocce inesistenti
Un urlo infinito,
Muto e lacerante.
Non posso piangere,
E dentro di me v'è un rigido inferno.

Cos'altro è successo, che sia degno di nota?
Mhm.
A Natale mi regalano un I-phone.
Sto leggendo un bel fantasy.
Esco.
Il mio cuore sembra battere, e questo è davvero degno di nota.
Una mia amica conosciuta in Inghilterra -ha anche lei un blog --> http://hatequeen-allmymonsterssinging.blogspot.com/ - è in ospedale, in psichiatria. L'unica cosa che penso è che adesso vorrei essere con lei. 
Non c'è nient'altro nella mia vita.
Sangue e grasso, come sempre.
L.