I wanna be THIN.
I wanna be HAPPY.
I wanna be EVERYTHING.
But I am NOTHING.
"If you close the door

The night could last forever.

Keep the sunshine out

And say hello to never

All the people are dancing

And they're having such fun

I wish it could happen to me

But if you close the door

I'd never have to see the day again."

venerdì 30 dicembre 2011

~185. Last post of the year?

Sarà forse l'ultimo post del 2011, quello che sto scrivendo?
Chissà. Fa un po' strano. Il 2012 sarà un anno assolutamente decisivo: esame di stato, test di ammissione per medicina o fisica, prima vacanza solamente con gli amici non ospitata in casa, diciotto anni per niente agognati, l'anno in cui riuscirò ad essere magra (?). Sono tante cose. Ma... l'anno in cui starò bene? Mhm. No, non credo. Sono troppo lontana dall'uscita per raggiungerla, e sto sicuramente prendendo la strada sbagliata. Ma ora non mi interessa più di tanto. A me interessa essere magra. Cosa per la quale NON sto lavorando abbastanza.
Avete ragione, sono troppo piena di odio per me stessa e di ansia. Ma non trovo nessun modo per liberarmene se non facendomi del male fisico, e questo porta a un circolo vizioso che conosciamo tutte.

D.A.

C: tre fichi d'india piccoli (116)
P: 40 gr pasta (142) 100 gr lenticchie bollite (92) 50 gr pane (137)
M: cannolo (205)
C: 130 gr carne arrosto (146) 50 gr pane (137)

TOT: 975

Stabile su 900 schifose calorie.

Oggi ho scambiato i regali con un'amica. Lei mi ha fatto due tenerissimi orecchini a forma di rana, verdi (mio colore preferito!) e le ho regalato una cornice di legno a forma di elefante. Abbiamo preso un caffè e l'ho accompagnata a fare shopping.
Che.
Invidia.
Del.
Cazzo.
Porta la S, non ha quasi seno, e mangia come una vacca. E' perfetta. Non ha un viso bello, ma un corpo perfetto. La odio per questo. Vorrei non provare questo bruciante senso d'invidia, ma lo provo. Vorrei anche non farmi profondamente schifo, ma non è così.

Tesori miei splendenti, nel caso in cui non scrivessi anche domani, vi auguro un buon Capodanno, con TANTISSIMO controllo, e soprattutto un briciolo di serenità. Vi adoro tutte.

L.

giovedì 29 dicembre 2011

~184. Punishment.

Ieri sera, alla fine, ho mangiato.
Due mozzarelline.
Un quadratino di pizza.
Una fetta di danubio.
Mi sono punita.
Doveva riaccompagnarmi mio padre con la moto, a casa. E io sono stata tutto il tragitto di venti minuti con le mani a gelare e senza visiera del casco. Ha fatto talmente male che sentivo pungere ovunque. Ma le ho lasciate lì, aperte, al vento. Dovevo punirmi.
Io. Non. Devo. Mangiare.
Eppure oggi ho mangiato. Ho paura di sapere quante calorie ho ingerito, ma devo farlo, devo contarle.

C: 60 gr pane (165)
P: 80 gr pasta (284) e zucca 200 gr (36) 50 gr pane (137)
C: 130 gr tacchino (156) 50 gr pane (137) 200 grammi pomodori (30)

TOT: 945

Quasi mille. Che schifo assoluto.
Se potessi mi nasconderei in una collina di ghiaccio e non uscirei più.
E ho anche un'angoscia pazzesca addosso, sempre di più. Basta, basta, voglio solo essere in pace. Ancora una volta, solamente una volta, per ricordare come ci si sente ad avere la serenità. L'ho dimenticato da anni.

Stanotte ho sognato di incontrare un'altra autolesionista. Aveva però delle cicatrici talmente enormi che adesso mi rendo conto essere impossibili. Rosa scuro, piene, rialzate, sparse ovunque. Ricordo che parlavamo. Non ricordo di cosa. Ma ricordo che tutti i sogni che ho fatto negli ultimi giorni sono della stessa risma.

L.

mercoledì 28 dicembre 2011

~183. I am stronger than food. I have to be.

Sono più forte del cibo. Devo esserlo. Lo sarò. Lo sono.

D.A.

C: /
P: 200 gr fiocchi di latte (166) 150 gr pomodori (30) 50 gr pane (137)
C: devo digiunare, ho una festa

TOT: 333

Qualcuna mi mandi la forza per essere forte stasera. In qualunque modo. Con qualunque mezzo. Inchiodatemi il culo al divanetto e non fatemi muovere se non per andare al cesso.

Ieri mi sono abbuffata. Ho vomitato. Il libro Wintergirls mi ha dato la geniale idea -prima credevo, stupidamente, che ci volesse la prescrizione- di controllare se per i lassativi serve la prescrizione. Non serve. Quindi io comprerò un lassativo bello potente, e se sgarrerò, mi punirò. Sgarro? Mangio più del necessario? Nottata sul cesso tra i dolori. Così imparo, scrofa schifosa che non sono altro. E non lo farò più. Mi sono abbuffata di cose che neanche mi piacciono. Gli struffoli. Andiamo, mi fanno pena da sempre. Persino quelli di mia madre.
Risultato: oggi ho preso 300 grammi rispetto alla settimana scorsa. Anche se credo che se non avessi fatto esercizi e step dal 23 Dicembre sarebbe potuta andare molto peggio. La prossima settimana dovrò essere come minimo un chilo in meno. E se non lo sarò mi punirò. Molto.

Cosa positiva: mio padre mi ha regalato l'abbonamento annuale a Vogue Italia. Ma dico, un padre che mi fa un regalo del genere, è troppo dolce. Così dolce da farmi sentire in colpa per mentire costantemente. Per un minuto. Poi torno a pensare al mio obiettivo: essere magra. Malsanamente magra. E Vogue sarà ottimo come thinspiration. Con tutte quelle modelle!
Con questo chiudo.
Buon recupero post-vacanze a tutte!
L.

domenica 25 dicembre 2011

~182. I don't believe in Christmas. But I do believe in presents.

Non credo nel Natale. Ma credo nei regali.
Oh, sì, regali luccicanti, piccoli, grandi, tecnologici, cartacei, regali!
E devo dire che questo Natale mi è andato anche bene.
Voi cos'avete avuto?

Ieri sera me la sono cavata per il rotto della cuffia, ho mangiato abbastanza, ma non mi sono propriamente abbuffata meccanicamente. E sono anche riuscita a divertirmi. Ho anche vinto a tombola. Cinquanta centesimi. Lol. Ma almeno li ho vinti. Non come la mia prozia che aveva quattro cartelle e ha preso solo due numeri in tutto!

L'i-phone e i vestiti della Desigual che papà mi aveva ordinato per Natale devono ancora arrivare. Fa nulla. I miei sono stati felicissimi dei regali che ho preso loro:

- rossetto color bronzo
- dopobarba
- uno scoiattolo di legno che mantiene una candela
- una calamita a forma di gufo tutta colorata.

Mi fa piacere.
Passate un buon Natale. Vi auguro tutto il controllo possibile. Questo è un vero augurio.

L.

venerdì 23 dicembre 2011

~181. If she had the proper words to say..

Sono andata in fissa con una canzone (lol, come sempre) e mi sono iper-ritrovata in questa frase:

"And if she had the proper words to say she would tell him
But she'd have nothing left to sell him."

"E se avesse le parole giuste da dire, glielo direbbe
Ma non le rimarrebbe nulla da vendergli."


Sostituire il maschile singolare con il plurale, ed eccomi qui. Con un desiderio estremo di urlare il dolore, ma senza le parole adatte, e soprattutto, terrorizzata dall'effetto che potrebbero avere le mie parole. Effetti come: decisione di ricovero (di cui già un annetto fa discussero i miei e la dottoressa), aumento dei farmaci, privazione di coltelli e cose taglienti, controlli giornalieri su tutto il corpo, fiducia a zero. Non avrei più nulla da "vendere", nel senso che non potrei più continuare a mentire sul cibo, o sui tagli. E così finirei soltanto per implodere. Sto implodendo anche ora, ma almeno quest'implosione include me, e solo me. Non anche gli altri. Intanto, per distogliere la mia mente malata da se stessa, mi dedico all'effimera arte dello shopping.
Ho comprato un cappotto rosso che desideravo da tempo. L'euforia è durata giusto qualche ora. Ma c'è stata. 
Oggi poi ho scambiato i regali con i miei amici. Dato che siamo in sette, abbiamo fatto una pesca, e ognuno ha fatto un regalo solo ad una persona. Io ho regalato un portafogli a G, e E. ha regalato a me tre libri, tre classici, tutti in inglese:
- Dracula (Stoker)
- The Scarlet Letter (Hawthorne)
- A Christmas Carol (Dickens)

La Lettera Scarlatta volevo leggerlo da tempo, fortunatamente adesso ce l'ho! Invece Dracula l'avevo già letto, proprio in inglese, ed era nella mia libreria. Ma non l'ho detto, è stato già un tesoro a farmi tre libri, con che cuore avrei mai potuto dirglielo? Mi ha fatto proprio piacere. Lui che alla Feltrinelli mette piede solo nella sezione musica!
Dopo lo scambio ho fatto una corsa per andare dalla psichiatra. Avete mai camminato per mezz'ora, velocemente, in salita e discesa, con un paio di stivaletti con il tacco? No? Non fatelo. Mi fanno un male i piedi...Ma la soddisfazione di sapere di essere vestita stra-bene ha compensato il dolore.
Ora farò mezz'ora di step + addominali. Ho mangiato oggi. Bad Laura.

L.

mercoledì 21 dicembre 2011

~180. Another 900 grams down.

Ho perso altri 900 grammi.
Peso: 74.9
Due chili e cento grammi meno di due settimane fa. Almeno è qualcosa. Scendo. Amen.
Ma temo il Natale, perché ho paura di non avere controllo e rovinare tutto.
Ieri sera ho digiunato. E anche stamattina. Ma a pranzo c'è mio padre. Mi sono ripromessa di darmi 5 schiaffi per ogni sgarro, ogni 100 calorie in più. Ieri me ne sono data 5, perché ho mangiato più pane.
E ieri che sono finalmente stata sola a casa, mi sono disinfettata i tagli di venerdì scorso, perché non ero ancora riuscita a farlo. Ho messo da parte i bracciali, li ho puliti, disinfettati e asciugati. Ora hanno un aspetto decisamente più decente.
Ho studiato, per quanto ne sono capace. La mia concentrazione risente del mio stato d'animo infinitamente. Sono molto peggiorata a scuola. Non tanto da avere un'insufficienza, ma abbastanza perché se ne accorgano. La mia attenzione è concentrata su tutt'altro, ovviamente. E dormo anche poco. O meglio, dormo molto, ma quando mi sveglio mi sento come se avessi dormito appena dieci minuti. Parlarne? Continuo ad esserne incapace. Me ne importa? Non più di tanto.

Ho visto Sherlock Holmes 2. Divertente!
E domani vedrò Midnight In Paris, di Woody Allen.
Non faccio altro che fuggire in altre storie...

L.

domenica 18 dicembre 2011

~179. I cannot cry.

Lo so, sono un'orrenda incostante. Ma sono tornata -di nuovo- dopo quest'assenza lunghissima e inesplicata -di nuovo.
What happened?
Sono peggiorata, e peggiorata, e peggiorata.
Mi taglio, di nuovo, sempre cercando di mantenere il controllo per non arrivare in profondità e non superare i limiti dei braccialetti sul polso destro. Ci riesco.
Alcune volte però impazzisco, e so che taglierei fino a dissanguarmi. Allora mi stringo la mano tra le unghie e le affondo nel polso fino a far uscire il sangue. Fa quasi più male, e dura di più.
Qualsiasi cosa io faccia, nella mia mente c'è l'immagine parallela di me che prendo qualsiasi cosa abbia in mano e  la uso per cercare di uccidermi. O almeno farmi molto, molto male. E' come vivere due vite, in due mondi, e non so quale sia la peggiore. Forse quella in cui ho una maschera di ferro, che sembra però essere bollente dalla parte in cui tocca la faccia, e che non posso togliere. O forse quella in cui la tolgo, e tutti vedono il mio volto ustionato e senza speranza di poter guarire.

Ho perso 1.3 kg con una dieta che mi ha dato il nutrizionista. E sono riuscita a seguirla! Però ora, nella seconda settimana, ho sgarrato parecchio, perché un giorno mi sono quasi abbuffata. Sono stata così male che avrei voluto uccidermi lì, nel bagno della mia amica. Ci sono stata chiusa quasi venti minuti, desiderando piangere e non riuscendoci.
Ecco, un'altra cosa. Non riesco a piangere. Ci ho scritto una poesia.

Non posso piangere.
Le lacrime sono pietre
Troppo dure per scivolare sulle mie guance grasse.
Un lamento
Tremendo e continuo
Si delinea nella mia mente.
Ma non ha corrispondente
Non nel mondo fisico.
Singhiozzi asciutti da una gola bloccata
Mani sugli occhi sollevano gocce inesistenti
Un urlo infinito,
Muto e lacerante.
Non posso piangere,
E dentro di me v'è un rigido inferno.

Cos'altro è successo, che sia degno di nota?
Mhm.
A Natale mi regalano un I-phone.
Sto leggendo un bel fantasy.
Esco.
Il mio cuore sembra battere, e questo è davvero degno di nota.
Una mia amica conosciuta in Inghilterra -ha anche lei un blog --> http://hatequeen-allmymonsterssinging.blogspot.com/ - è in ospedale, in psichiatria. L'unica cosa che penso è che adesso vorrei essere con lei. 
Non c'è nient'altro nella mia vita.
Sangue e grasso, come sempre.
L.

lunedì 28 novembre 2011

~178. Hysteria.

Sono una pazza isterica. Rendiamocene conto.
Gli avvenimenti degli ultimi giorni?
Oh, benissimo, cominciamo!
- Giovedì dalla dottoressa non ho fatto altro che leggere il mio adorato libro, senza cagarla di striscio. Cos'è..una ribellione? No. Non lo so, so solo che temo che se mi guardasse in faccia vi leggerebbe tutto il terrore, la rabbia e il dolore che mi tengo dentro.
- Sempre giovedì, mi sono tagliata. Vai Laura! Proprio in quel punto descritto nell'ultimo post, sul polso destro sotto quei braccialetti che non tolgo mai. Amen. E' stato un sollievo. Uscire dalla classe con le forbici nascoste nella scarpa, chiudermi nel bagno in preda all'angoscia, fare spazio tra i braccialetti e premerci sopra la lama spingendola giù, finchè non è uscito il sangue. Non troppo perché poi non avrei saputo come fare a tornare in classe senza sporcarmi. Ma abbastanza. Almeno per qualche ora. E poi? Poi tutto dall'inizio. Back to square one. Si torna alla prima casella.
- Dato che i guai se sono troppo pochi si sentono soli, e chiamano compagnia, sabato avevo una festa. Oh, ci sono andata. Di malavoglia, ma sono andata. E ho anche mangiato, oh sì. Poi però ho vomitato. Tutto nel cesso. Il cesso di casa di G. ed io ormai siamo molto amici. Per tutte le volte che abbiamo avuto incontri ravvicinati...
- Non contenta, domenica i miei sono andati fuori a pranzo. Io mi sono scofanata qualcosa come 150 grammi di pasta al tonno, dopodiché ho vomitato. Di nuovo. Mi faccio uno schifo impressionante.

Oggi poi, oggi sento un bisogno di mangiare che è qualcosa di impressionante. Non ho fame. Ho bisogno di riempirmi lo stomaco, un bisogno pazzo!
E sono in uno stato ansioso-nervoso tremendo, mi sento costantemente come se avessi un attacco di panico: difficoltà a respirare, freddo al termine degli arti, gambe e braccia che tremano, mi gira la testa. Ma com'è possibile che non passa? Sto così da tre ore almeno.

Scrivo ancora, ogni giorno, perché la carta è l'unica a poter conoscere i miei segreti.

Pensiero dissolve pensiero
Ed ognuno è peggiore del precedente.
Si susseguono come colpi 
La cui forza è sempre maggiore.
Tra l'uno e l'altro perdo ogni occasione di respiro.
Potrei urlare
Di dolore e di rabbia.
Potrei morire
Di dolore e di rabbia.
Ma fuori controllo è la mia mente
Senza freni
Come un treno impazzito verso un burrone
Mi trascina sull'orlo di un baratro
E non posso fermarmi.

Mi sembra di vorticare senza controllo giù per un tunnel, come Alice nel Paese delle Meraviglie. Ma cosa c'è al termine del mio tunnel, se non una brutta fine?

L.

giovedì 24 novembre 2011

~177. Closing walls and ticking clocks.

Oggi mi sono chiusa nel bagno della scuola e ho dato di matto con le unghie. Evviva! Mi fa male il polso destro e il fianco destro. Ma non ce la facevo più. Non ce la faccio più. Ho un disperato e matto  bisogno di sangue e dolore serio, potente, acuto e lancinante. E invece NO, perché mio padre è costantemente a casa perché ha il piede rotto, a scuola non ho modi per medicarmi per bene e non sia mai riprendesse a sanguinare e mi sporcassi, cosa potrei mai dire?, e soprattutto non ho luoghi nascosti che i miei non vedano entrando in bagno all'improvviso mentre mi faccio la doccia -come fanno ogni sacrosanta volta tirando fuori scuse come "mi serviva la pinzetta delle sopracciglia" o "ah, credevo di aver lasciato qui la mia vestaglia", come se io non capissi che entrano per controllare me. Anche se ultimamente lo sguardo mi cade spesso sul polso destro, coperto di braccialetti che non levo mai. Potrei farlo lì, ma devo comunque aspettare che mio padre si decida a tornare a lavoro. Altrimenti non posso chiudermi in bagno, dato che dal tentato suicidio del 2010 non ho il permesso di chiudere le porte. Neanche per dormire. Ma chi me l'ha fatto fare di non tagliare in verticale così che non potessero ricucire? Idiota. Non lo sapevo. Eppure non credo di voler morire. E' che vivere fa troppo male per continuare a farlo. Ho letto questa citazione di non-ricordo-chi:

"There's a big difference between wanting to die and not wanting to live. When you want to die, at least you have a goal. When you don't want to live, you're really just empty."

"C'è una gran differenza tra voler morire e non voler vivere. Quando vuoi morire, almeno hai un obiettivo. Quando non vuoi vivere, sei vuoto e basta."

Ah, ieri nutrizionista: 300 miseri grammi in meno, ma dopotutto martedì pomeriggio avevo dato di matto con nutella e cornettini, qualcosa come cinque di fila riempiti di quella grassissima, odiosissima, traditrice sostanza cremosa. Ma la vera traditrice, alla fine, sono io. Inutile incolpare cose innocenti -beh, non così innocenti- come il cibo. Il vero flagello, la calamità, il disastro, sono io e la mia mente stupida e poco volenterosa. Devo migliorare. Oggi mi sto mantenendo abbastanza bene. Solo lenticchie bollite a pranzo, e basta. Stasera cerco di digiunare, dato che vado al cinema e posso far finta di mangiare lì. Ahnocazzo, è alle dieci di sera. Quindi ho il tempo per mangiare..mi inventerò qualcosa.

L.

martedì 22 novembre 2011

~176. It does not do to dwell on dreams and forget to live.

Mi sento costantemente travolta da maree e correnti di differente natura; appena una mi lascia aria per respirare, eccone arrivare un'altra, più grande, più forte, più crudele, a sommergermi di nuovo. E allora respiro acqua, e il petto mi sembra trafitto da mille lame incandescenti, e affogo. Poi c'è l'aria. Il tempo di un fiato e poi giù ancora. Lottare per me è come combattere con la natura stessa. Non ho speranza di distruggere quello che mi ha creata. Posso provarci, certo; nuoto disperatamente, mi affanno, mi stanco, mi sfianco e affondo.

Ma per quanto al mio interno ci sia una guerra di proporzioni planetarie, con tanto di bombe psico-atomiche, la mia vita all'esterno continua, va avanti. Mangio in modo semi-normale, a volte esagerando, ma è qualche giorno che non vomito. Ho preso 8- al compito d'inglese -ma se la professoressa non fosse un'idiota avrei potuto prendere 9-, porto giù il cane, vedo film con  le "amiche" -forse fare meglio a chiamarle compagne-, leggo libri, vedo film e telefilm, ormai quasi solo in inglese, studio con le "amiche". E mi alzo la mattina, che è la cosa più difficile di tutte. Quel momento in cui apri gli occhi non è così terribile. Ma è il secondo dopo che ti  frantuma in brandelli. Quel secondo in cui nella tua mente ritornano schiantandosi tutti i motivi per cui NON ti vuoi alzare dal letto, e per cui sarebbe infinitamente meglio rimanere lì, chiudere gli occhi e non vivere più. Non trovo ragioni per uscire di casa. Vedere e cosiddette amiche mi fa stare male, perché più ci sto più mi rendo conto di non esserci davvero e di quanto loro siano andate vadano avanti senza di me. Allora mi trattengo nei sogni, quei pochi che ancora mantengo. Ma disse Albus Percival Wulfric Brian Dumbledore, o Silente:

"It does not do to dwell on dreams and forget to live."
"Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere."

Ma dimenticare ciò che ci tortura è l'unica via d'uscita, oltre alla morte.
E io non so che fare, e non ho nessuno con cui parlare.

L.

sabato 19 novembre 2011

~175. I hate parties.

Avrei voluto postare già ieri, ma è stata una giornata talmente di cavolo che non ho avuto neanche la forza di scrivere. Che novità.
Comunque, riassumendo:
Giovedì non è successo niente di che; non sono andata a scuola perché teoricamente volevo manifestare, ma avevo mal di testa forte. Prendo la sinusite appena inizia a raffreddarsi la temperatura. Ho fatto tre areosol ed è migliorata. Poi dovevo andare ad un seminario e dalla dottoressa. Ma non sono riuscita a studiare per il giorno dopo, quindi ho avvisato sul gruppo della classe che non sarei andata, come facciamo sempre. Allora mi chiama G, tutta allamrata: "Là., ma domani non vieni??? Dovevi offrirti in arte!" Io: "Eh? No!!" E lei tutta scagata che mi dice come me lo stavano dicendo da una settimana, e io a ribadire che ogni volta che me lo dicevano dicevo chiaramente che dovevo andare dalla dottoressa e poi partecipare a un seminario per un progetto scolastico. E lei "guarda che solo perché vivi solo nel tuo mondo non vuol dire che non te l'abbiamo detto".
L'ho mandata a fanculo, e le ho chiuso il telefono in faccia.
Dio santissimo, lo so che vivo in un altro mondo il 90% del tempo. Ma TU, VOI, non avete mai fatto nulla per farmi uscire da quel mondo.
Poi mi sono pentita. Mi sono addossata la colpa come sempre. Ho chiesto scusa. Lei non era arrabbiata. Ho letto nel suo non arrabbiarsi la colpa per quello che aveva detto. Non sono certa di aver letto qualcosa di esistente, ma continuo a sperarlo, come un'idiota.
Ieri sono andata a una festa. Cibo, cibo schifoso e vergogna per il mio corpo pesante e grasso.
Ho fumato molto ieri sera.
E ho tirato fuori un'altra poesia, stamattina.

Sono un asteroide.
Gravito intorno a loro,
Mai abbastanza vicina da abbracciarne il fulgore,
O godere del loro calore.
Una fune invisibile mi tiene a distanza costante.
Desidero la luce e bramo il tepore;
Ma non possiedo che poche ore per riflettere
Ciò che loro avranno per sempre.
Dopo
Sono fredda, e sono buia.
Sono roccia vuota senza lacrime.
Sono una notte di gelo senza stelle.
Non c'è vita in me.
Sono morta.


L.

mercoledì 16 novembre 2011

~174. You might laugh, you might frown, walking round London town.

Ieri ho vomitato. Olè.
Riso al sugo, purè di patate e una fetta enorme di pane. Casca la terra, tutti giù nel cesso.
Oggi nutrizionista, e sono appena 200 grammi in meno. Non che non me l'aspettassi. Ma comunque, meglio di niente: almeno non sono uguale,  o peggio ancora, ingrassata. Il dottore dice che è un ottimo segno il fatto che sia in discesa dopo settimane di rincretinimento alimentare. La parola rincretinimento è mia, ovviamente.

Non mi sento in colpa per aver vomitato. Se non l'avessi fatto, probabilmente non sarei neanche questi pochi grammi in meno. Non ne vado neanche fiera. Il giusto. Che poi non è per niente giusto, ma vabbè.

Sto divorando l'ultimo libro di Eragon, sono arrivata dopo le 500 pagine, ed è incredibile col pochissimo tempo che ho. Ma il mio DNA di divoratrice accanita di libri non mente!!
E poi è un libro magistrale.

Mi manca Londra. Da morire. Voglio ritornare lì e sentirmi a casa. Voglio sedermi in un caffè con una tazza bollente di caffè e un libro. Voglio parlare la MIA lingua, la mia bellissima lingua, l'inglese. Voglio essere in quella città bellissima dove a nessuno importa se sei strana. Dove si vestono bene. Dove non vedi ragazze obese con addosso magliette attillate. Lì la gente mi piace di più. Lì ho tutto. Ma quando verrà il momento in cui potrò lasciare questa terra in cui non sono a casa?
Lo so, Londra non è perfetta, ma la sento mia.
Mi fa venire in mente i versi di una canzone di Lily Allen, "LDN" -che starebbe per London-:

"You might laugh, you might frown, walking round London town.
[..]
Sun is in the sky, oh why, oh why, would I wanna be anywhere else?"

Già. Potresti ridere o potresti accigliarti, camminando per la città di Londra. Ma cosa non ha i lati negativi?
Poi: Il sole è nel  cielo, perché, perché, dovrei voler essere da qualche altra parte?
Ah, la mia Londra. Con il sole che splende acquista un'aura magica. Tornerò da te, definitivamente.

Ah, notizia bomba dell'ultim'ora: convinco mio padre ad andare a Budapest a Pasqua; o almeno ci sto provando. I costi non sono alti quindi maybe possiamo farcela. Speriamo! Sperate con me?

L.

lunedì 14 novembre 2011

~173. Green tea and a poem -or two.

Ho ricominciato a bere tè verde, la mattina, senza fare colazione. Sono arrivata fino a pranzo con un semplice caffè macchiato alle undici, e ho mangiato ben 80 gr di pasta con zucca bollita, senza olio. Ok. Posso farcela. Ah, un pezzetto di wafer. Non faccio schifo. Non faccio schifo. Non faccio schifo. Perchè mi faccio così schifo?
Mah.
Sono già arrivata a pag 275 del libro che sto leggendo -vedere a lato e cliccare sull'immagine per informazioni!
Sapevo già che mi sarebbe piaciuto, avendo letto gli altri tre della saga, ma ovviamente lo sto divorando. Anche se non voglio, perché alla fine di questo libro la tetralogia finirà -essendo per l'appunto una tetralogia- e poi? Poi basta. Odio quando finiscono le saghe. Lo adoro e lo odio. Lascia un vuoto dentro, e io ho già abbastanza vuoti dentro da sembrare un pianeta dopo una pioggia di asteroidi. O per usare un termine molto più terra terra, una groviera. O uno scolapasta. Cavoli, abbiamo un sacco di cose con i buchi su questo pianeta. Divagazione insensata finita.

Il mio adoratissimo padre si è rotto un piede. Cioè, non se l'è proprio rotto, si è rotto l'alluce e se l'è lussato. Idiota. Lo so che non è colpa sua. Ma rimane un idiota. Si è fatto male lavorando, insegna ed. fisica. Grr. Ora per una settimana, come minimo, dovrò fare tutto io in questa dannata casa fino a quando arriva mia madre alle sette. Spesa, pulizie, forse anche stirare. Odio farlo. Sarei dovuta nascere nobile. Amo avere le mani morbide, utilizzarle solo per scrivere e girare le pagine dei libri, ma invece temo che prima o poi saranno ruvide come quelle di mia madre. Lo so, lo so, il fatto che siano ruvide indicano che appartengono ad una persona vissuta e sono segno di lavoro. Avete ragione. Ma non mi piacciono. Sono anti-estetiche. E di sicuro io sono ossessionata dall'estetica.

Ho scritto una poesia, oggi in classe, di getto; forse non è una vera e propria poesia ma sono più pensieri raccolti poeticamente. Che poi è la stessa cosa. O no. Non sono una grande conoscente di queste cose tecniche. Non mi importa. Io butto giù quello che ho dentro al momento, non mi soffermo sulla forma, non eccessivamente. Tranne quando non ho niente da fare e il professore spiega filosofia. Allora posso creare una poesia insensata e rimata su una finestra:

Oh finestra
Che immobil giaci alla mia destra
Indovini ciò che mi passa per la testa
Mentre ti osservo fissa, tutta mesta?
Quali storie, gioie o giorni tetri
Son passati col tempo pei tuoi vetri?
Se solo mi potessi raccontare
Quanti per te poterono guardare
Ciò che accadeva fuori dalla gabbia
In cui ogni giorno si ritrovavano con rabbia?
Chissà se poi qualcun ha fantasticato
Su quel, come me, che tu, finestra, hai guardato!

Un ringraziamento alla mia musa ispiratrice: la finestra seicentesca enorme del secondo piano della mia scuola.
E alla noia infinita creata dal deficiente che ho per professore.

Invece quello che ho scritto oggi è:

Combatto
Uno struggimento di sangue e lamenti
La speranza è il mio scudo
Affila la mia lama
Ed è sì l'ultima a morire
Ma per prima crollo io
E senza me stessa non ho speranza
Perdo ogni arma
E cado nel buio.

L.

sabato 12 novembre 2011

~172. I'm double -by all means.

Oggi ho mangiato più di quanto dovessi. Dannate amiche e dannati pancakes. E dannata nutella. Ma non avrei potuto starmene semplicemente a casa a mangiare mandarini? Schifosa Laura, schifosissima Laura. Non merito neanche la lettera maiuscola: laura. Perchè non sono una persona, sono un miserabile oggetto sotto il potere di un mostro. Che quel mostro sia io, beh, non cambia niente.
Non so cosa sto aspettando. Non so perché non reagisco e non mi metto in testa che così finirò solo in due posti: una bara, o una clinica psichiatrica. L'unica cosa che mi infastidisce della clinica psichiatrica, è che non so come funzionerebbe con la scuola: e so che se perdessi anni, nel remoto caso di una guarigione ne sarei devastata. Quanto alla bara, niente da obiettare.
Nella mia mente ci sono due voci: una mi urla "è tutto finito, finisci te stessa!" e l'altra "ma che te ne importa? Lasciati perdere." E io ascolto un po' l'una, un po' l'altra, oscillando tra disperazione totale e vuoto assoluto.
I miei si preoccupano, e io li odio per questo. Perché se solo mi lasciassero andare sarebbe tutto molto più semplice.

Non ho il coraggio di postare un diario alimentare.
L.

venerdì 11 novembre 2011

~171. Everytime she closed her eyes.

Ho dormito a intermittenza dalle 6 di ieri sera, fino alle due di oggi pomeriggio. Non sono andata a scuola. Versione ufficiale, mal di testa. Realtà, incapacità totale di alzarmi e vivere. Ho tentato, con una seduta insieme ai miei ieri dalla psicologa, di smettere di andare, spacciandomi per una ragazza equilibrata e guarita. Non ci sono cascati. Però non hanno compreso la gravità enorme della cosa. Credono che sia sulla via della guarigione. Anche io credo di esserlo. Ma la percorro al contrario, verso il baratro, invece di allontanarmene.
Oggi pomeriggio però sono uscita: sono andata fino al Vomero -un quartiere- dove sta la Fnac, e ho comprato l'ultimo libro della saga di Eragon, uscito ieri: Inheritance. Credo che il mio sguardo vacuo spaventi le persone. Mi guardano in modo strano. Ma chi se ne frega.
Non voglio più andare dalla psichiatra/psicologa. Tanto è inutile, perchè spendere 320 euro al mese?
Con quella somma i miei occhi diventano a forma di cyclette, buste di Zara e H&M, e libri. Senza mettere i soldi di quelle merde di psicofarmaci. Sono un fantoccio che cammina. Che poi non fanno neanche effetto: infatti, sto colpendo un basso di quelli storici. La mia crisi interna raggiunge i livelli di quella mondiale. Purtroppo governo la mia mente bene quanto Berlusconi l'Italia. Ho detto tutto.

Oggi mi è arrivato Mylo Xyloto. Il nuovo CD dei Coldplay. Che armonia. Che parole. Che melodie. Aaah, sono sempre grandiosi e mi riempiono il cuore di note inesprimibili.

Sono rimasta allo stesso peso dopo due settimane di grasse abbuffate. Strano.
Devo dimagrire. Ma vivo in uno stato talmente inerziale che mangio solo quello che mi mettono a tavola. Niente più niente meno. Quindi forse qualcosa perdo.

Ogni volta che chiudo gli occhi vedo una dolcissima morte. Pace.

L.

mercoledì 9 novembre 2011

~170. I wanna drown my sorrow, no tomorrow.

Muoio.
Muoio.
Muoio.
Mi rialzo a fatica dopo nove ore di sonno, per morire nuovamente durante la giornata.
Piango mentre cammino, piango mentre scrivo, mi fa male il petto, il dolore mi stringe in una morsa infallibile dalla quale non posso scappare.
Non sono sensazioni nuove, nè lo sono le parole con cui le descrivo, ma l'effetto che hanno su di me non diminuisce mai. La consapevolezza di essere profondamente sola ritorna con tutta la sua forza devastante.
Come ho potuto sperare?
Come ho potuto permettermi di lasciare che la speranza, la vana, fragile speranza, facesse breccia nel mio cuore nero?
Dovevo saperlo: niente potrà mai cambiare. Sola sono, ero, e rimarrò.
Se non sono io a rivolgere la parola alle mie cosiddette amiche, loro non lo fanno. Se non chiamo, non alzano il telefono. Se non scrivo, non muovono un dito per farlo. Se non ci fossi la loro vita non cambierebbe di una virgola. Forse per qualche giorno rimarrebbero a pensare, "come ha potuto farlo? Era messa così male?", poi però andrebbero avanti, perchè hanno persone a cui appoggiarsi. Io no.
Non ho nessuno per parlare, per dire che va tutto male, che è tutto un inferno, che brucio nelle fiamme della depressione totale. La solitudine moltiplica ogni pugnale conficcato nel mio corpo, e li rende incandescenti e avvelenati. Anche quando il dolore sembra calmarsi, le rimanenze del veleno del pensiero si fanno strada lungo le vene, fino ad arrivare al cuore. E lo congelano, lo spaccano, ne prendono possesso e lo fanno a pezzi.
I pensieri suicidi sono sempre più presenti.
I più presenti sono quelli con gli psicofarmaci. Oh, ne ho tanti a casa, e sono sola fino alle sette.. Avrei il tempo di uccidermi prima che qualcuno se ne renda conto. Quando chiamando a casa, non troveranno risposta, sarà troppo tardi perchè io possa essere salvata.
E la pace, la pace. Il nulla, la morte. Desidero solo avere pace. L'unica cosa che mi è negata. Forse non proprio l'unica, ma la più importante: se avessi pace dimagrirei con calma e in modo sano, se avessi pace riuscirei a studiare senza problemi, se avessi pace potrei ritornare ad avere amiche, che mi descrivono come "fuori dal mondo, tra le nuvole (tra le nuvole? Ma io sono all'inferno), e parallela". Così mi vedono, come una persona irraggiungibile. Forse lo sono davvero. Ma non desidero altro che essere raggiunta, e loro di sicuro non tendono la mano. Io ci provo, ci provo spesso. Ma loro non accolgono il tentativo. Sono senza speranza, sono senza speranza. Non riesco a parlarne con la dottoressa. Che novità. Ho chiesto di diminuire le sedute per pagare le lezioni di canto. Vuole una seduta insieme ai miei, la prossima settimana. Ci devo riuscire. Tanto è inutile andarci. Sto muta l'intero tempo, a guardarla e  a fare osservazioni sui quadri che ha nello studio.
Ho molto altro da dire. Ma non ho la forza per farlo, e voi non avreste la forza per leggerlo. Therefore, perciò, chiudo qui.
Non morirò, non ancora. Non sono abbastanza coraggiosa.
L.

lunedì 24 ottobre 2011

~169. I'm much more of a "physical" person.

Ho un pochettino di cose da raccontare.
Partiamo dalle cose importanti, ovvero, cibo!

- Cibo: Me la sto cavando abbastanza bene, sabato ho digiunato totalmente, tutto il giorno, tranne la sera, però presa dalla colpa ho vomitato anche l'anima, quindi... Ieri ho fatto così cosà, oggi abbastanza bene. Oggi mio padre mi ha fatto mangiare invece di 50 grammi di pasta, ben NOVANTA.                 NOVANTA!  Lo sto odiando un sacco, ma perchè non è rimasto a Parigi, così saltavo i pranzi come meglio mi andava? Ho dei moti di rabbia esagerati. Ma credo che nonostante tutto debba aver perso almeno un chilo per mercoledì, dalla settimana scorsa.

- Canne/Alcol/Festini: la madre della mia amica G. ( il padre è morto molti anni fa) è andata a Lisbona, e abbiamo casa libera per 6 giorni! 3 dei quali sono passati. O forse 4. Vabbè, comunque, ci stiamo facendo canne a go-go, giochiamo con pena shot di cose molto forti, ridiamo come ebeti e cazzeggiamo come folli. Insomma ci si diverte. Ed essendoci venti persone al giorno, nessuno nota se vai in bagno a vomitare 3 spinacine, 6 bastoncini e non so che altro. Ottimo, direi. Quasi come Grey. Scusate, citazione pubblicitaria obbligatoria. Ieri solo ci siamo fatti quattro canne tra pomeriggio e sera e abbiamo finito una bottiglia di vodka alla pesca in cinque... oh cielo.


- Scuola: ecco, tasto un po' dolente, dato che domani devo offrirmi in filosofia -l'avevo promesso- e  devo studiare TUTTO Kant che non ho mai studiato prima. Volevo razionare lo studio, ma sono una accanita procrastinatrice, purtroppo. Quindi sono finita così. In poche parole finirò a tarda notte. Odio la filosofia! Non sono una filosofica che ama le cose arzigogolate, complicate e arricchite di noiosissimi pensieri completamente inutili al progresso umano. Io sono per la scienza, per quello che ti dice 1+1=2, non 1+1=2 ma solo se la vedi in questo modo. Il mondo è questo, perchè DEVI vederci cose che non esistono? Mi direte che dicevano lo stesso agli scienziati secoli fa, ma gli scienziati offrivano prove delle cose in cui credevano. I filosofi danno solo prove ontologiche, basate sulla logica, o su esperienza che ha assolutamente nulla di scientifico. Ma così perdo solo tempo e mi infiammo senza motivo, quindi smetto.

 - Salute mentale (sembra l'oroscopo) : diciamo maluccio, sono talmente nauseata dal dolore da provare fitte al petto e allo stomaco. Sabato stavo malissimo, nell'ora di religione mi sono messa in un angolo con l'i-pod e ho iniziato a scrivere come un'assatanata tutte le frasi di canzoni che rispecchiavano come mi sentivo...sento. Poi alla frase di Sleep (My Chemical Romance) "A drink, for the horror that I'm in" mi è salita una rabbia esagerata verso tutto e tutti, ho inciso la parola HORROR nel taccuino bucando due o tre pagine, sono corsa in bagno e ho iniziato a graffiarmi dappertutto. Sul polso mi sono fatta talmente male che è uscito il sangue per cinque minuti e non sono potuta uscire dal bagno. Ora mi fa male ogni volta che metto l'acqua calda sopra, per non parlare del profumo! Eppure sono ferite da unghie che sembrano minuscole..evidentemente erano profonde.


- Salute fisica: sono raffreddatissima! Consumo una media di venti fazzoletti al giorno, e non riesco ad odorare niente, e parlo con un'orrida voce nasale. E stono quando canto, cosa che mi (pisses me off, come si dice in italiano?) fa incazzare (non rende...?) anche il doppio delle precedenti.
Ok, quest'aggiornamento lungo e tedioso è finito. Se avete addirittura finito di leggere avete i miei complimenti  e sareste più adatte di me a studiare filosofia oggi. Brave!

xo,
L.

giovedì 20 ottobre 2011

~168. I made up my mind; again.

Oggi sono di buon umore.
Perchè?
Perchè sono stata abbastanza forte da saltare il pranzo.
Non è che l'ho solo saltato: mentre cucinavo il tenerone per buttarlo, mi è venuta una rabbia apocalittica verso quel pezzo di carne odioso, grasso e schifosamente pieno di calorie. Quindi ho preso a distruggerlo con la forchetta, senza fermarmi finchè non era una poltiglia, cacciando di tanto in tanto qualche muggito rabbioso. La stessa sorte è toccata alle zucchine, che povere, mi erano simpatiche, essendo semplicemente verdure scondite, ma ero talmente presa dalla rabbia che ho fatto una poltiglia anche di quelle, e poi ho gettato tutto nel gabinetto, scaricando tutto via. Almeno mi sono sfogata.
Ah, altra eccitantissima news: ho l'influenza, e non capisco niente. Mi fa male tutto dai capelli ai piedi, mi sento un'ottantenne con le articolazioni scricchiolanti e la schiena malandata. Mal di gola, mal d'orecchie, neanche una sigaretta in pace posso fumare!
Oggi non sono andata a scuola, perché appunto stavo male, e ieri non sono andata dal nutrizionista.
Dover aspettare un'altra settimana per pesarmi, questa è una tortura.
Non devo ingrassare.
Nonostante mi senta uno schifo, sono uscita a camminare velocemente con il cane per quarantacinque minuti. Non posso fare altro per bruciare, per ora.
Mi date consigli per fai-da-te in casa?
xo,
L.

sabato 15 ottobre 2011

~167. I got the bag, babies, I got it.

Uh, ieri ho comprato una borsa da Accessorize.
Quant'è bella!
Con le rifiniture di cuoio marrone, e anche il manico, e il resto di pelle con una stampa a fiori, proprio stile inglese.
L'adoro!
Eccola:


Ho comprato anche un reggiseno di pizza color crema da tezenis, ma questo mi ha provocato ancora più tristezza. E Sapete perchè? perchè mi va la terza. Che schifo. Usavo essere una seconda scarsa, da magra..mi odio!


Per il resto, beh, tutto nella solita norma. Il cibo va così cosà; la scuola stranamente bene, ho avuto 7 all'interrogazione di greco. Che bello! Di solito a inizio anno prendo solo 4. Sarà l'inizio di un cambiamento in meglio?
A casa discuto spesso con mia madre, ma l'avevo detto: era inevitabile.
Dalla psicologa, giovedì, mi sono quasi divertita.
Ultimamente mi sento vuota emotivamente. Insomma, riesco a rallegrarmi di alcune cose e a rattristirmi per altre, ma per quando riguarda i sentimenti verso le persone.. zero.
Assurdo.
Non mi capirò mai, se non ci riesce neanche la psico...
xo,
L.

mercoledì 12 ottobre 2011

~166. He scared the hell out of me.

Sono ingrassata di 200 grammi dalla settimana scorsa. Mi faccio schifo.
Non ho granchè da scrivere.
Oggi io e altri amici abbiamo saltato la scuola, tanto entravamo alle dieci e uscivamo all'una. Quindi abbiamo fatto colazione al bar (GIA') e poi sono andata dal nutrizionista.
Dopodichè sono tornata e ho avuto l'orribile sorpresa di trovare Bandit -il cane- che aveva mangiato sei pillole di Macladin (antibiotico per umani), aveva fatto la diarrea e aveva anche vomitato. Più una distruzione totale in cucina.
Ho chiamato a mio padre per avere il numero della veterinaria, che mi ha detto che probabilmente aveva già espulso tutto il principio attivo e sarebbe stato come nuovo in poche ore.
Infatti ora sta bene. Ma mi ha fatto prendere uno spavento di quelli da attacco cardiaco.
Maledetto!
Se fosse stato male, se gli fosse successo qualcosa di brutto, sarei potuta morire. Cazzo che spavento.
Ecco la mia giornata in poche righe.. ho bisogno di un po' di motivazione.
Ho voglia di farmi molto male.
xo,
L.

lunedì 10 ottobre 2011

~165. Maybe I'm in the gap between the two trapezes; but my heart is beating.

VOI CHE AVETE IL BLOCCO PER I MINORI DI 18 ANNI SUL BLOG, PER FAVORE, LEVATELO, NON ME LI FA LEGGERE!!! 
Vediamo se così risolvo la cosa. Il 90% dei miei contatti lo ha e di conseguenza non posso leggere il 90% dei blog che seguo. E' frustrante.




"Maybe I'm in the black, maybe I'm on my knees
Maybe I'm in the gap between the two trapezes; 
but my heart is beating and my pulses start. 
Cathedrals in my heart."

"Forse sono nell'oscuro, forse sono ridotta in ginocchio,
Forse sono nel dislivello tra i due trapezi;
ma il mio cuore batte e le mie pulsazioni cominciano.
Cattedrali nel mio cuore."


Di nuovo lunedì. Evviva. Una settimana d'inferno, con tutti i professori che iniziano ad interrogare.

Almeno così pensavo.. e invece no!
Oggi siamo entrati alle 9 e usciti alle 12 e la terza ora mancava la professoressa.
Domani è tosta, ma mercoledì entriamo alle dieci perchè manca il prof. di greco e latino.
Paaacchia, signori, paaacchia!
Anche se mi rendo conto che la cosa non ci giova, dato che siamo all'ultimo anno e dovremmo studiare molte, molte, troppe cose. Ma se penso all'esame rabbrividisco, quindi meglio di no, per ora.
In questi giorni ho quasi mangiato come una persona normale.
Quasi.
Per esempio ora ho appena finito di abbuffarmi con cereali e latte. Puah, dovrebbe venirmi lo schifo dei Cheerios, e invece niente, li ingurgito a più non posso. Che schifo, mi faccio schifo.
Chissà mercoledì quanti chili sarò in più. Se tutto va bene, sarò rimasta uguale. Ho paura di sperare per poi rimanere bruscamente e fortemente delusa..in questo momento sono così fragile che temo mi ucciderebbe.
Perchè non mi sono rafforzata in tutti questi anni di sofferenza?


Ho una buona notizia, though. Il 19 è il mio onomastico (auguuuuuuuuri) e farò una mini-festa a casa. Più che festa, ritrovo con gli amici più stretti -che poi sono tutti nella mia classe o scuola- e giochiamo a carte, mettiamo la musica, prendiamo le pizze a metro, birre ecc ecc. E so che mi faranno dei regali, e so anche cosa!
Ieri G (dormivo da lei) mi ha convinta a guardare con lei il catalogo online di Accessorize. Dato che mia madre mi regalerà una borsa di Accessorize, loro insieme mi faranno un insieme tra collane, bracciali e anelli.
Olè!!
Sono un po' malata delle cose meravigliose che hanno da Accessorize, ma purtroppo costano abbastanza da non permettermi di comprarne quante ne vorrei.
Dovrei smetterla di parlare di vestiti e accessori. Ma coprire riccamente e perfettamente un involucro rende più difficile notarne la distruzione interna, no?


xo,
L.


p.s. Sabato vado a Roma a manifestare con G. e G. Ho notato ora che si chiamano tutte e due con la "G" ... Giorgia e Gaia, anyway. Voi parteciperete?


p.p.s. Il 24 Ottobre è tappa obbligatoria alla Fnac per comprare il nuovo album dei Coldplay.. sono curiosa: vi piacciono? Qual è la vostra loro canzone preferita?

venerdì 7 ottobre 2011

~164. I just ruined my day.

Sono di cattivo umore.
Indovinate perchè?
Perchè ho mangiato una pizzetta.
Nella mia mente mi dico "non scoraggiarti, è inutile, pensa che è solo una pizzetta e se digiuni a pranzo recuperi", ma non ci riesco.
Voglio vomitarla, ma non ne ho il coraggio. Mi viene da piangere. Per una pizzetta.
Ma quanto si può cadere in basso?
Comunque. Oggi mi imbottirtò di caffè lungo con un po' di latte scremato e ...cazzo, devo comprare il latte. Ecco. L'ho dimenticato.
Beh, appena scendo a comprare il latte mi abbotto di caffè. Gr.
Di solito in questi giorni sono molto più controllata del solito.
Non so se sia sintomo di guarigione o di peggioramento.
Credo del secondo. Ma comunque non m'importa. Non finchè sarò perfetta. Allora potrò permettermi di guarire e stare bene. Forse non ne avrò più la forza, ma non m'importa neanche questo.

Stasera prendiamo le pizze (rabbia.), io e mamma. E' il suo onomastico: santa Rosaria.
Mi sono fatta trovare nel suo ufficio -oggi la mia scuola manifestava, ma a me fa molto male il piede- con un mazzo di margherite di campo rosa e una brioche. Si stava commuovendo. How sweet. Non ho provato granchè. Di sicuro la brioche la guardavo un po' schifata, un po' vogliosa. Non ho notato molto del resto.

Ieri ho cucinato di nuovo io, filetto di manzo con funghi, vino bianco e panna. Ottimi, se non fosse stato per quello strano mal di stomaco che ho avuto e quindi non li ho mangiati.
Mistero, eh?
Però mi ha dato cinque euro per quel piatto.
Soldi, soldini, siate benedetti.
Bramo vestiti. Piogge di vestiti!
xo,
L.

mercoledì 5 ottobre 2011

~163. No looking back or doubt.

Meno 900 grammi dalla settimana scorsa, contando che ho fatto largamente schifo, mi ritengo fortunata! Credevo di essere aumentata e invece il dottore si è complimentato.
Strano mistero, il corpo in cui mi trovo.
O forse è la mia mente ad essere strana.
La seconda è più probabile.

Oggi vado a togliermi i punti (olè!) ma con la velocità dei nostri ospedali temo che dalle quattro si faranno le sei.. vorrei davvero studiare Ovidio, finire Kant e una versione di greco e fare anche Mazzini, ma mi devono spiegare come cazzo faccio se sono appena tornata a casa. La scuola è cominciata da poco e già le cose si prospettano male..
In più ieri mi sono fatta il culo a strisce per prepararmi bene in greco e quello che fa oggi? Non interroga, mentre ieri aveva detto che l'avrebbe fatto. Come vuoi, ma almeno diccelo, no?
Buah.

Poi in treno tornando dal nutrizionista sono stata capace di incontrare due persone: quella che mi stava sul cazzo di Londra a Luglio e quella che mi stava sul cazzo di Londra a Settembre. Con le centinaia di persone che conosco che prendono quel treno, perchè quei due coglioni? Ci mancava solo che incontrassi quel receptionista norvegese odioso, ed eravamo a posto.
Ribollo come una pozione mal fermentata in un calderone bucato.
Dio. Sono davvero Potter-dipendente. Ma ci sono cresciuta, dopotutto, con quei libri.

Mio padre è partito per Parigi con la scuola, a fare la stessa cosa che ho fatto a Londra, e sta via tre settimane come me.
SUONINO LE TROMBE!
C'è una pace in casa da domenica sera che sembra di stare in una famiglia vera.
Che bello non ricevere almeno cinque urli in testa al giorno, che bello non sentirsi chiamare cretina per motivi futili, che bello saltare il pranzo e bere solo caffè lungo. E che bello fumare in grazia di dio!
Io e mia madre in questi giorni sembriamo Lorelai e Rory, quelle di "una mamma per amica".
Ma non dubito che la cosa durerà molto poco.
Dopotutto io sono quella che sono e lei è quella che è. Incompatibili.

Oggi a scuola ho scritto una filastrocca sul mio cane e una filastrocca sulla sedia che avevo davanti nell'ora di storia.
Quando non si ha nulla da fare....

xo,
L.

sabato 1 ottobre 2011

~162. Scales and other disasters.

Bilance, le odio, le amo.
Sono andata dal nutrizionista mercoledì... sono ingrassata di 4 chili rispetto all'inizio dell'estate.
QUATTRO CHILI.
Già sono enorme di mio, con altri quattro chili addosso sono qualcosa più simile a un tricheco che a un'umana!
Scusate se in questi giorni non ho scritto, ma ho avuto tantissime cose da fare, lasciando poco spazio per mettermi un momento calma a commentare e scrivere.
Ma ora posso.
Allora giovedì sono andata dalla psicologa, e secondo voi ho avuto il coraggio di dirle come stanno davvero le cose? Come mi odio, come non sto facendo progressi?
No.
Ho continuato a mentire, e sono arrabbiata sia con me stessa sia con lei perchè non capisce cosa si cela dietro la maschera del miglioramento.
Venerdì una mia amica aveva bisogno di rinforzi per un'uscita, e sono andata da lei. Se non che ha litigato di brutto con il ragazzo e non si è fatto più niente.
Oggi finalmente dopo solo un'ora di scuola siamo usciti per l'assemblea d'istituto, a cui non ho partecipato perchè stare due ore in piedi con il dito del piede rotto, ascoltando dei coglioni che si scannano a parole per vincere le elezioni di rappresentanti senza concludere niente mi annoiava terribilmente.
Conclusione: tornando ho comprato una graffa, una brioche e un cornetto e me li sono scofanata uno dopo l'altro.
Vomitare?
Appena arrivata a casa ci ho fatto un serio pensiero, ma c'erano mia madre, la cameriera, e anche il cane. Amo il mio cane, ma odio il modo in cui mi guarda quando vomito. Come se sapesse che mi sto facendo del male e mi chiedesse di non farlo più. Dopo dieci minuti sono arrivati mio padre, l'amico e la figlia, e mi sono detta che non era cosa.
A casa mia non c'è mai una cazzo di persona, sto sempre da sola. Ma quando mi serve la casa vuota.... maledetti!
Stasera si esce. E ovviamente mangerò, perchè ho la forza di volontà di un cucchiaino di plastica. Inesistente.
Idiozia portami via.
xo,
L.

martedì 27 settembre 2011

~161. I broke a finger.

Volete sentire  la mia ultima disavventura?
No?
Sì?
Forse?
Ma chi cazzo se ne fotte?
Benissimo!
Ieri sera stavo fumando una sigaretta con mia madre in cucina. Mi dice "Sta arrivando papà" (che poi non era vero, si era imbranata), e allora io corro fuori al balcone per buttarla. Scivolo, cado. Risultato? Visita al pronto soccorso, dove mi hanno dovuto mettere 5 punti di sutura perchè c'era un taglio profondo tra il mignolo e il quarto dito del piede. In più, come se non bastasse, hanno fatto una radiografia e ho un'infrazione di un osso del mignolo. Mignolo steccato per almeno venti giorni. Grandioso. E cadendo ho anche rotto la pianta preferita di papà.
Ora non riesco praticamente a camminare e ho zoppicato per tutta la strada fino a scuola, dato che non andare per mia madre è come bestemmiare davamnti a una suora. Devo indossare le scarpe della mia amica che porta 40, altrimenti non potrei neanche indossare scarpe chiuse, e creo problemi a tutti dovendomi far scarrozzare. Dipendo dalle persone. Io odio dipendere dalle persone.
Che poi quei coglioni di medici mi hanno dovuto fare l'anestesia per mettere i punti dato che essendo il taglio tra due dita dovevano tenerlo aperto per cucire. Ma l'hanno fatta solo al mignolo! Quindi sentivo l'ago entrare senza dolore, ma quando usciva dall'altra parte mi faceva un male cane!
Fuck!

La cosa buona è che da maggio le mie due amiche si stanno comportando da amiche vere, vere, vere, e questo mi risolleva tantissimo. Anche se G. ha cominciato a fumare. Mannaggia!

Ah, poi mi sto drogando di caffè lungo, dato che a Londra bevevo solo quello. Trovo difficile ritornare al buon vecchio espresso napoletano. Pazzesco, eh?
Menomale che ho la macchinetta per farlo lungo.

xo,
L.


UMBRIEL, non mi fa accedere al tuo blog perchè contiene contenuto per adulti. Ti prego, leva l'opzione, vorrei tanto tornare a leggerti!!

domenica 25 settembre 2011

~160. Oh, such a summer.

Innanzitutto mi scuso, ma davvero tanto.
Sono stata pessima a sparire così, ma da quando sono tornata dall'Inghilterra a Luglio ho toccato il suolo italiano per circa due settimane, dopodichè sono partita per la Scandinavia e la Danimarca, per tornare il 24 Agosto e ripartire il 1° Settembre per Londra, dove sono stata tre settimane con una borsa di studio dell' UE. Sono qui da quattro giorni, in cui ho dovuto iniziare la scuola che era già iniziata, attivarmi per comprare i libri, prendere appuntamenti con la mia allegra brigata di medici (puah), e iniziare a pensare seriamente a studiare. Ah, senza citare la mia madrina in ospedale per un intervento a cuore aperto.
Questo post sarà lungo -lo premetto!!!, quindi se vi scoccerete di leggerlo vi capirò.
E magari vi sarete anche scordate di me, data la mia assenza trimestrale.
Quest'anno a inizio scuola ho subito un brutto shock: il mio professore di latino e greco perdente posto perchè si erano formate poche sezioni. Ho passato una brutta settimana, ma alla fine ha vinto il ricorso ed è tornato. AMEN!
E' il professore migliore che abbia mai avuto, nonchè quello con cui la mia amica G. si sente per telefono..ma questa è un'altra storia.
Ma vi chiederete.. almeno sei dimagrita?
La risposta è: NO.
Schifosamente no.
Tristemente no.
Stupidamente no.
Almeno penso di non essere ingrassata, e dico penso perchè non ho ancora la mia fottuta sacrosantissima bilancia, nè ho avuto il tempo di farmi visitare dal nutrizionista. Ora che la routine ricomincerà, spereremo, vedremo, ma soprattutto agiremo. Oddio, perchè questo plurale ciceroniano?
Comunque.
Se tutto va bene a metà ottobre ricomincio le lezioni di canto,e non so quali dei inesistenti ringraziare.

Vorrei farvi vedere le foto di ogni singolo posto in cui sono stata, perchè erano luoghi magnifici, che sapevano riempirti il cuore. Laghi infiniti, verde vivo estesissimo, musei all'aperto con tanto di zoo di animali scandinavi, Oslo sul suo fiordo, Stoccolma e le sue decine di isole, Copenaghen e i suoi canali, e soprattutto gente civile, con senso civico e del pubblico. Un altro mondo, in poche parole. Per non parlare di Londra a Settembre. In tre settimane l'ho finalmente visitata come dio comanda, e ovviamente me ne sono innamorata ancora di più. Ma come posso farvele vedere?
Dovrei aggiungervi su facebook. Se volete -e non solo per le foto, ci si può anche parlare, ebbene sì- basta mandarmi una mail.
ATTENTION:  la mail l'ho cambiata, perchè? Perchè boh, mi andava.

Ho cantato durante l'estate?
Non quanto desideravo. Not enough.

Ho incontrato qualche bel ragazzo?
No. Se non vogliamo inserire la mia guida di Oxford, un ventiseienne californiano che faceva la guida per hobby e che mi sarei portata a casa perchè era magnificherrimo. Oh, Mark.


Ho avuto breakdown degni di nota?
Oh, sì, a Londra.
Ho passato due giorni nervosa e tesa come una corda di chitarra per poi passare a una depressione maggiore del solito per poi passare a un vuoto totale, assenza di sentimenti con intervalli di risate nervose, per poi passare a una massive desperation durante la quale mi sono chiusa in bagno e mi sono graffiata tutta la pancia e le mani fino a farmi uscire il sangue.
Ovviamente dopo ho mangiato. Ah.

Ho letto?
Yep!
Principalmente in inglese, avendo comprato libri prima a Luglio in Inghilterra e poi a Settembre a Londra.
Sicuramente la saga che più mi ha colpita è stata The Hunger Games, che consiglio vivamente a tutte. Però il terzo in Italia non è ancora uscito, e non ho idea di quando uscirà. Non mi sono interessata particolarmente, avendolo già letto. Dato che ho detto la trama a una ventina di persone diverse, non ho il cuore di scriverla anche qui, e la linko. I beg your forgiveness.
 ---> Trama di Hunger Games
Comunque consiglio a tutti, se potete, di leggerlo in lingua originale. Da alcuni estratti che ho letto, perde tantissimo nella traduzione. Non c'è paragone: con la traduzione non si rendono mai davvero le cose che sono scritte in origine.

Ora non ce la faccio più a scrivere (sono reduce da una ricerca sui neutrini e sulla teoria della relatività che forse verrà confutata di ben due ore), quindi, se vi va e non vi annoiate, vi posso parlare di Londra in un altro post.
Com'è andata la vostra estate? Sono curiosa, curiosa, raccontatemi!!!
xo,
L.

P.s. le foto che vedete le ho fatte io. In ordine rispettivo, sono di Copenaghen, Copenaghen, Stoccolma, Oslo, Oslo.