I wanna be THIN.
I wanna be HAPPY.
I wanna be EVERYTHING.
But I am NOTHING.
"If you close the door

The night could last forever.

Keep the sunshine out

And say hello to never

All the people are dancing

And they're having such fun

I wish it could happen to me

But if you close the door

I'd never have to see the day again."

domenica 23 gennaio 2011

~60. Day Thirteen-Fourteen, Fat.

Grassa, schifoso grasso pezzo di lardo, ecco cosa sono.
Mi taglierei con un coltellaccio tutto il lardo che porto addosso, mascherato -e manco poi tanto- sotto i vestiti.
Faccio schifo, sono indesiderabile, un obbrobrio, una cosa orrenda.
Ho mangiato tanto, troppo, l'impossibile, e non ho vomitato nulla.
Oh, non fraintendetemi.
Se avessi potuto l'avrei fatto finchè non avessi vomitato sangue, ma non ho potuto.
Non ho potuto, penso freneticamente e istericamente, perchè c'è sempre stato qualcosa che me l'ha impedito.
E' iniziato sabato mattina.
All'una mangio un rotolo di pizza con patatine e wurstel. Torno a casa sperando che i miei siano ancora fuori. Sono lì. Sono costretta a mangiare pastina in brodo e mozzarella. I miei non escono, e io sono bloccata in questo limbo, dopo aver mangiato come un maiale e incapacitata a vomitare tutto quello schifo che sono stata però capace di ingoiare.
Mi sento una scrofa, un'orrida scrofa obesa.
Impazzisco, sento il bisogno di tagliarmi, alle cinque la buona notizia: i miei usciranno la sera.
Amen. Magari riesco a rimanere un po' da sola per tornare alla vita con il sangue. Il mio.
Alle sette, mio padre afferma di annoiarsi di uscire, e di non voler più andare al cinema. Mia madre dice che le va bene.
Io impazzisco di nuovo. La mia mente trova motivi stupidi su motivi stupidi per convincere mio padre a uscire. Alla fine penso di far leva sul fatto che mamma non esce mai.
"Papà, ma come, fai rimanere mamma un altro sabato a casa?"
"Guarda Laura, che a me non dispiace stare a casa" dice mamma.
"Il tuo parere non è stato richiesto e non è influente" dice mio padre.
Impazziscoimpazziscoimpazziscoimpazzisco.
Alla fine esco io, per disperazione, perchè magari non avrei mangiato.
Illusa. Finiamo al McDonald's, e io mangio troppo: un cheeseburger, un doppio cheeseburger, patatine grandi, dieci crocchette, un gelato. E la coca cola grande.
Ma stavolta sono convinta di poter vomitare.
Di nuovo, illusa.
Entro nei bagni e c'è una fila di dieci minuti. Appena riesco ad entrare con la mia bottiglina d'acqua nella borsa, ecco che viene la mia amica F., che mi chiede "Laura, per quanto ne hai? Rimango ad aspettarti, che devo andare pure io."
MERDA! Mi viene da urlare, vorrei urlare, sono così frustrata, arrabbiata, nauseata e schifata che mi graffio a sangue e quasi piango.
Sono penosa, sono pazza, ma non mi importerebbe nulla di tutto ciò se solo fossi riuscita a vomitare..
Dopo la serata scorre veloce, tra me e i miei pensieri distruttivi, e le mie amiche che volevano spiare una tizia. Hanno fatto -abbiamo- fatto delle cose divertentissime, solo che io non ero lì. La mia mente pensava ossessivamente ad ogni caloria assunta, al modo in cui non le avevo potute espellere in nessun modo, e Laura, la Laura che nessuno conosce più, era rimasta al cesso del McDonald's. O a quello di casa sua. O alla bancarella delle pizze vicino scuola. O forse al primo giorno in cui ho vomitato. O forse Laura non c'è mai stata davvero. Non lo so.
Io sento di stare impazzendo per il cibo, la sua ossessione riempie totalmente la mia mente e le mie giornate, insieme al bisogno disperato di farmi del male, e a scoraggiamento e depressione, e alla voglia di addormentarmi una buona volta, per sempre.
Oggi on è stato meglio di ieri.
Ho fatto colazione con latte, nesquik e mezza scatola di cereali, ho mandato a fanculo con un'espressione selvaggia mia madre che mi impoeva di smettere di mangiare, poi a pranzo pasta con la ricotta, e a cena 4 polpette, una fetta di pane e un'insalata.
Domani cazzo, io devo fare questa dannata dieta, devo essere magra! Magra, M A G R A.
La mia vita sta spiralizzando verso qualcosa di spaventoso, verso la bulimia. O forse già sono bulimica, e lo capisco solo ora.
Ho sempre creduto di soffrire di un disturbo alimentare non specificato, e negli ultimi mesi di binge.
Ma ora...ora vomito. Mangio e vomito. Mangio troppo e vomito. Questa è bulimia..?
No, non è bulimia. Non è anoressia.
Io voglio diventare anoressica, e questo vuol dire avere una mente malata, ma non ho un disturbo specificato. E questa cosa, non so perchè, mi da molto fastidio.
Estremamente fastidio. Come uno di quei pruriti sotto i piedi quando hai le scarpe, o quando dovete fare la pipì alle tre di notte ma no volete alzarvi per non perdere la sonnolenza.
Non so neanche cosa sto scrivendo, mi credete? Non lo so...
Mi sento male, ho bisogno di tagliarmi, di distruggermi, e non posso farlo.
Sono bloccata in questo limbo perchè non sono sola a casa, e non lo sarò probabilmente fino a domani. O fino a mercoledì. Aiutatemi a sopportarlo, io sto impazzendo. Sto perdendo il senno, se non l'ho già perso tempo fa.
Non riesco a fare nulla, neanche a studiare. Eppure devo prendere voti migliori, o sarò finita.
Intanto, la mia mente mi abbandona.
L.

8 commenti:

  1. Cara L. io ti posso capire meglio di chiunque altro... sai, in questi giorni non ho fatto che ingozzarmri come una vacca, te lo assicuro... ieri poi ho rovinato tutto con 4000 stramaledettissime calorie. Però non potevo sopportare di tenermi tutto quanto dentro... e così sono scesa a fare ginnastica di sotto di nascosto dagli occhi dei miei, a correre, salire gradini ecc. un bel casino, cercavo di muovermi il piu velocemente possibile per smaltire, smaltire... anche se ti assicuro che volevo vomitare. Volevo piegarmi su quella dannata tavoletta del wc e liberarmi di tutto quello schifo una volta per tutte... ma non l'ho fatto. Primo, perchè comunque non sarei riuscita a liberarmi di quella valanga di biscotti... quindi come rimediare? Credimi, 4000 calorie sono il triplo di quanto dovrebbe mangiare una persona normale... e difatti mi sono sentita una merda a dircela tutta.
    Oggi però sono rimasta sulle 1600 e ho camminato quasi 2 ore, quindi credi di essermi liberata di quello schifo.
    Sai cos è l unica cosa che posso consigliarti? NON VOMITARE PIU'. Perchè vomtiare è uno stress, ti gonfia, ti lascia lo stomaco ingrandito da ciò che conteneva un attimo prima mentre invece è vuoto, per questo il giorno dopo ti svegli che vorresti svuotare la dispensa. Credimi ti capisco perfettamente quanto schifo si prova nel trovarsi a voler mangiare un quintale di biscotti.
    Io poi quando mi vengono queste crisi mi metto le cuffie nelle orecchie e mi faccio ginnastica a terra, o ballo, per sfogarmi... per alleviare quella voglia fastidiosa di cibo.
    E' l unica soluzione... io credo che tu sei una bella ragazza, non so quanto sei alta ma forse tu pretendi da te stessa ciò che ora il tuo corpo non si decide a darti... ovvero chili in meno. Anche io, continuavo a pensarci ossessivamente, poi ho capito che è quello che ti frega. Meno ci pensi, più riesci a dimagrire... mi credi? Che poi non vuol dire rinunciare al cibo, ma evitare di ingozzarsi di una sola cosa. L'ideale sarebbe mettere una varietà...
    evita come la peste cioccolata e biscotti. Piuttosto mangia i cereali, mangiane quanti ne vuoi perchè non fanno ingrassare (io ho cominciato a ingrassare mangiando pane e biscotti), o bevi latte se ti viene fame. Il latte è fantastico, con il cappuccino poi... io ne bevo a litri e so che toglie la fame.
    So quanto è schifosamente brutto che i genitori siano in casa quando noi vorremo sparire per la vergogna... anche io a volte, mi ritrovavo con un infinità di sacchetti vuoti di biscotti sotto al letto, 4000 calorie nello stomaco e un senso di voler morire che non puoi immaginare... ma alla fine bisogna pensare che rialzarsi è possibile! Se oggi è andata così' domani puoi migliorare, basta che ti privi di certe cose di cui hai esagerato il giorno prima o che sai ti fanno male.
    Io per esempio ora voglio eliminare tutti i biscotti eccetto quelli integrali saiwa e i cornflakes.
    Non sai ma sono ingrassata come una vacca a forza di abbuffarmi... ora voglio rimediare. E sono sicura che puoi anche tu.
    Tieni duro, anche quando vorresti sparire perchè hai fatto il danno piu grande della tua vita... in quel momento rialzati e fai progetti, pensa solo al presente. E decidi la mattina appena sveglia che cosa devi fare.
    Ti abbraccio stretta!

    Laura

    ps: per caso usi facebook?

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  2. Ti ho aggiunta! Spero che saprai riconoscermi dal nome:) cmq sei carinissima nella foto profilo!

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  3. Vuoi diventare anoressica solo xk sei stufa del vomito e delle abbuffate. Ci penso mille volte anke io...quanto sarebbe meglio riuscire a non mangiare niente piuttosto ke abbuffarsi e vomitare. E' difficile, ma nel vortice in cui tutte siamo finite niente è facile. Cerca solo di tenere duro. Mi associo a Bitter_Sweet e ai suoi consigli. Un bacione.

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  4. Si ti capisco, ho passato due giornate a fare abbuffate e non riuscire a vomitare, sono così piena da star male e ho preso troppo bicarbonato per digerire il tutto..so come ti senti e condivido il tuo desiderio di voler diventare anoressica, anche se è un pensiero "malato"...
    un abbraccio

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  5. Conosco ogni piccola sensazione, ogni parola, ogni emozione. Non ho la soluzione a niente, non posso aiutare a controllare una rabbia smisurata, quella rabbia che sta prendendo il sopravvento, non posso dirti che NON sei malata ma non posso nemmeno dirti che malattia hai. Io posso consigliarti una cosa di cui tu riderai, di cui tu ti fregherai altamente, ma la dico lo stesso: CHIEDI AIUTO.
    E' l'unica soluzione, credimi. UN bacio Grande!

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  6. Ehy tesorino, dai su...sono giornate che non dovrebbero capitare, ma che esistono ed esisteranno sempre...l'importante è raggiungere un alto livello di forza di volontà, solo con quella ci si può lasciare la bestia alle spalle..Sono con te!

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  7. Io invece non riesco a vomitare :( Ho bisogno di volontà.. molta volonta..
    ti seguo! =)
    Un bacione

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  8. quando ti va passa da me a ritirare il premio!! <3 <3 :D
    un bacione!!

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Think before writing. Pensa prima di scrivere. E non con superficialità.